
Troneggia su Vigna Scarrone. È un luogo e mai un oggetto. È la panchina gigante rubra che, proprio sotto la nostra cantina, accompagna l’uomo nell’evoluzione della vite. Sono turisti, viaggiatori in famiglia o solitari che scelgono di fermarsi per lasciarsi meravigliare dal Patrimonio Immateriale dell’Unesco tanto composito e sfaccettato.
Sono le simmetrie della vigna a coccolare lo sguardo, espressione del lavoro delle nostre donne e dei nostri uomini, tangibile nelle geometrie che dalla “panchina rossa” si possono ammirare e comprendere: dai più prossimi filari di Barbera Vietti coltivati con pratiche biologiche al Castello di Grinzane Cavour, da Diano d’Alba ad Albaretto Torre. È difficile non sospendere lo sguardo a lungo, seduti su questa Big Bench.
E i dati lo dimostrano: durante il primo Festival delle Panchine Giganti, svoltosi a Dogliani lo scorso fine aprile 2023 per celebrare il Big Bench Community Project (ovvero il grande piano di valorizzazione territoriale firmato dal designer statunitense Chris Bangle e sua moglie Catherine Chris Bangle), è emerso che “In media una persona trascorre 20 minuti sulla panchina gigante, con picchi di 60 minuti”.
Ad oggi le panchine giganti sono 288, ma si punta alle 350 collocazioni entro la fine del 2023, con lo sguardo rivolto a ogni latitudine e fino al Giappone. Panorami privilegiati in tutto il mondo, sguardi da rimandare alla memoria per sempre, capaci di giustificare e apportare valore aggiunto ad ogni viaggio: un progetto di cui ci sentiamo orgogliosamente parte.